Alimentazione BARF


Siamo quello che mangiamo: perché questa verità non deve valere per i nostri gatti? Il gatto è un carnivoro obbligato, ovvero per vivere necessita di sostanze nutritive che è in grado di ricavare solo dalla carne delle sue prede.

Il cibo industriale per l'alimentazione felina è studiato per consentire ai gatti di vivere, e anche a lungo, nutrendosi di esso ma siamo davvero sicuri che questo sia il meglio per loro? Quante malattie, prima quasi inesistenti, sviluppano i gatti nutriti col cibo industriale? E quali controlli vengono effettuati sugli ingredienti destinati all'alimentazione degli animali da compagnia? 

Inizialmente anch'io mi affidavo a crocchette e umido, ma col tempo, dopo aver letto moltissimo ed essermi informata, mi sono convinta che non stavo facendo il meglio per i miei gatti. 

Nel giro di poco tempo ho effettuato la transizione dal cibo industriale all'alimentazione BARF (bones and raw food oppure biologically appropriate raw food) che si basa su carne cruda, ossa, interiora ed integratori (che sopperiscono a ciò che non posso offrire loro: sangue, piume, ecc...).

Le differenze si sono fatte immediatamente notare: incremento di peso, pelo più folto e lucido, totale assenza di episodi di diarrea, odore di feci e urine praticamente inesistente! 

Anche i cuccioli vengono ovviamente svezzati in questo modo e beneficiano degli stessi vantaggi.

Consiglio vivamente a chi adotta i miei cuccioli di proseguire con lo stesso tipo di alimentazione nonostante sia senza dubbio un po' più impegnativa da attuare se confrontata con quella industriale, ma che sicuramente previene molte delle patologie che colpiscono ormai quasi tutti i gatti alimentati con cibo preconfezionato.

Il mio supporto non mancherà mai a chi lo chiederà e, per esperienza, se all'inizio sembra complicato, col tempo diventa una routine come tante altre: si tratta di preparare quantitativi di carne sufficienti per un mese circa e surgelarli in porzioni giornaliere; tutto sommato non un impegno così gravoso!

Se qualcuno fosse interessato ad approfondire l'argomento per farsi una propria idea prima di decidere, su internet ce n'è per tutti, basta cercare. Non bisogna però sostituirsi ad un veterinario nutrizionista, anzi è necessario rivolgersi a lui per farsi fare una dieta bilanciata per il proprio gatto.

Non mi permetterei mai di stigmatizzare chi non se la sente di proseguire con la dieta BARF per ragioni di tempo, comodità o quant'altro, ma l'importante è essere consapevoli delle proprie scelte e sapere che l'alimentazione industriale NON è il cibo ideale per i gatti!